Anziano del blocco (ted.)
Detto dai prigionieri italiani anche capoblocco o capobaracca.
Anziano del blocco (ted.)
Detto dai prigionieri italiani anche capoblocco o capobaracca.
Bordello (ted.)
Con questo termine si indicava il postribolo del campo di concentramento.
Sbucciapatate (ted.).
Prigioniero appartenente alla squadra di lavoro che si occupava della sbucciatura delle patate.
Squadra di lavoro addetta allo smontaggio di cavi elettrici e al recupero dei materiali per reimpiego.
Punto di fuga (ted.).
Contrassegno cucito sulla divisa del prigioniero che ha tentato la fuga dal campo. Si tratta di un distintivo in stoffa, con cerchi concentrici di colore rosso in sfondo bianco.
Polizia del campo, composta da prigionieri con diverse mansioni: scorta, servizio d’ordine, sorveglianza, perlustrazione, segnalazione dei prigionieri responsabili di infrazioni. I componenti della Lagerpolizei indossano al braccio una fascia su cui è scritta la specifica funzione.
Uscire.
Ordine intimato ai prigionieri di lasciare le baracche per recarsi all’appello.
V4 era un razzo balistico a corto raggio utilizzato dalle forze naziste durante la seconda guerra mondiale.
Muro ubicato all’entrata del campo di Mauthausen. Alle catene apposte sul muro venivano legati i deportati in punizione.
Anziano del campo. Prigioniero cui è affidata la responsabilità di tutti i prigionieri del lager: gestiva il campo, si occupava del funzionamento dei servizi, della disciplina, con il potere di nomina di funzionari tra i prigionieri.