Abbreviazione di Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Formazione militare fascista istituita per combattere l’opposizione politica, sindacale e militare.
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Abbreviazione di Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Formazione militare fascista istituita per combattere l’opposizione politica, sindacale e militare.
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“Berretti giù, berretti su!”. Era un ordine impartito più volte al giorno ai deportati nel corso dell’appello
Natzweiler-Struthof, campo di concentramento ubicato in Francia, nella regione alsaziana, nei pressi della località di Natzwiller.
Movimento politico di estrema destra fondato in Germania nel 1919 e che nel 1920, con l’adesione di Adolf Hitler, assunse il nome di Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (NSDAP). Dopo un fallito tentativo di colpo di stato (Monaco, 1923), conquistò il potere nel 1933 e soppresse le altre forze politiche, instaurando un regime totalitario basato sull’identificazione tra Partito e Stato.
L’ideologia del nazionalsocialismo, delineata nel Mein Kampf di Hitler, era fondata sulla pretesa superiorità del popolo tedesco e sulla conseguente discriminazione verso gli altri popoli, in particolare gli ebrei, che furono perseguitati e sterminati nei campi di concentramento, dove comunque venivano rinchiusi tutti gli oppositori al regime nazista.
E’ una delle pratiche a cui venivano sottoposti i deportati al momento del loro ingresso nei Lager nazisti. Consisteva nell’attribuzione di un numero a ciascun deportato
Situato a pochi km a nord di Berlino, fu uno dei primi Lager ad essere istituito. Nel luglio del 1943 divenne uno dei Lager dipendenti da Sachsenhausen.
Termine in uso tra i deportati per indicare il furto di cibo o piccoli oggetti a danno di altri deportati.
Uno dei numerosi luoghi di carcerazione e frequentemente di interrogatori e tortura, utilizzati dai nazifascisti dei quali non si dispone attualmente di una esauriente documentazione.
Una delle numerosissime industrie germaniche alle quali le SS affittavano i deportati per il lavoro schiavistico.
Organizzazione poliziesca del partito fascista, posta alle dipendenze del capo del governo Benito Mussolini, e fondata nel 1926. Funzione specifica dell’OVRA era la raccolta di informazioni sul movimento antifascista da trasmettere alle commissioni speciali per il confino ed al tribunale speciale.
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