Periodo variabile di giorni durante il quale i deportati appena arrivati nel Lager erano rinchiusi in apposite baracche isolate dal resto del Lager.
Categoria: Glossario
Rasatura
E’ una delle pratiche cui venivano sottoposti i deportati (uomini e donne) al momento del loro ingresso nei Lager nazisti. Agli uomini, soprattutto italiani e russi, veniva effettuata periodicamente la rasatura a zero della striscia centrale dei capelli che, dalla fronte alla nuca, quale ulteriore segno di disprezzo.
Rastrellamento
Operazione militare di accerchiamento effettuata in città e in montagna allo scopo di arrestare i combattenti nelle fila delle organizzazioni partigiane. In molte di queste azioni, condotte da forze armate nazifasciste, non solo venivano arrestate persone che non facevano parte del movimento partigiano ma venivano anche perpetrate azioni a danno della popolazione civile inerme (saccheggi, incendi, ecc.).
Raus
Fuori! Uno dei comandi usati dai kapu00f3 e dalle SS per esortare i deportati a procedere speditamente nell’eseguire quanto ordinato. Frequentemente questa incitazione era accompagnata dall’uso del Gummi.
Ravensbrück, Lager
Germania settentrionale, regione del Meclemburgo
Reichenau, Lager
Campo nazista di concentramento e transito allestito nel quartiere omonimo della città austriaca di Innsbruck.
Repubblica di Salò
Denominazione del nuovo governo collaborazionista costituito da Benito Mussolini il 23 settembre del 1943 nelle regioni italiane militarmente occupate dai tedeschi. Fu voluto da Hitler quale governo “alleato” italiano apparentemente autonomo ma di fatto subordinato alla politica del Terzo Reich. La sede del governo della RSI era posta sul Lago di Garda nei pressi di Salò.
Vedi anche Repubblica Sociale Italiana – RSI
Repubblica Sociale Italiana – RSI
Denominazione del nuovo governo collaborazionista costituito da Benito Mussolini il 23 settembre del 1943 nelle regioni italiane militarmente occupate dai tedeschi. Fu voluto da Hitler quale governo “alleato” italiano apparentemente autonomo ma di fatto subordinato alla politica del Terzo Reich. La sede del governo della RSI era posta sul Lago di Garda nei pressi di Salò.
Resistenza
Episodi di ribellione contro il regime fascista si verificarono in Italia sia come sviluppo dell’attività politica clandestina antifascista, sviluppatasi sin dal 1924, anno del delitto Matteotti, sia per motivi legati alle condizioni generali del Paese nel periodo bellico.
L’organizzazione politica di queste attività inizia dopo la guerra civile spagnola (1936/39) e si intensifica nel 1943, in relazione al precipitare della situazione bellica ed al manifestarsi di un esplicito dissenso sociale, con i grandi scioperi operai nelle fabbriche del nord, tra il marzo e l’aprile 1944.
Le attività di combattimento toccano intanto, con episodi di guerra e col diffondersi di attività di guerriglia, tutte le aree del Paese: il sud (settembre/dicembre 1943, poi vi si istallerà l’amministrazione militare alleata), il centro e soprattutto il nord governato dalla Repubblica sociale italiana o, nell’area friulano/trentina, direttamente dal nazismo. E’ il passaggio da ribelli a partigiani.
La caduta di Mussolini, col voto del gran Consiglio del fascismo (25 luglio 1944) e l’armistizio con gli Alleati angloamericani (annunciato l’8 settembre) producono un’accelerazione nel costituirsi di organismi di direzione militare e di Comitati di responsabilità politica (CLN, CLNAI) della Resistenza, in un contesto nazionale segnato sempre più da paura, bombardamenti, restrizioni alimentari e da atti feroci di rastrellamento e repressione ad opera di fascisti e nazisti.
Dopo l’8 settembre si verificarono inoltre, ad opera di reparti dell’esercito italiano lasciati senza direttive, casi significativi di contrapposizione e di resistenza alle forse armate tedesche: a Cefalonia e Corfù, nelle Sporadi, in Corsica, i soldati italiani furono massacrati
Revier
Ospedale. Denominazione di una o più baracche adibite a infermeria del Lager. Le tremende condizioni igieniche e la mancanza quasi assoluta di medicinali e di personale qualificato facevano di queste strutture dei veri e propri luoghi di morte.

